Chi sogna un’esperienza lontana dalle rotte turistiche più affollate, troverà nei borghi più belli della Sicilia orientale una sorprendente alternativa. Si tratta di luoghi in cui il tempo sembra rallentare, dove ogni vicolo racconta una storia e ogni scorcio offre panorami che spaziano dal mare alle montagne.
Dai suggestivi borghi medievali in pietra lavica ai gioielli barocchi dichiarati patrimonio UNESCO, passando per piccoli centri immersi nella natura o affacciati sul mare, questi borghi rappresentano l’anima più autentica dell’isola.
Visitandoli, non solo si scopre un patrimonio artistico e architettonico di grande valore, ma si ha anche l’occasione di vivere da vicino le tradizioni locali, l’enogastronomia tipica e l’ospitalità siciliana.
I 7 borghi imperdibili della Sicilia orientale
Dal fascino senza tempo dei borghi medievali ai paesaggi vulcanici dell’Etna, ogni tappa di questo itinerario racconta una Sicilia diversa, autentica e sorprendente. Ecco i sette borghi che abbiamo selezionato per te.
1.Savoca (ME)
Un piccolo gioiello incastonato tra le colline, Savoca è uno dei borghi più belli della Sicilia orientale, noto anche per essere stato uno dei set del film Il Padrino. Qui il tempo sembra essersi fermato tra viuzze in pietra, chiese antiche e panorami sul mare Ionio.
Inserito a pieno titolo tra i Borghi più belli d’Italia, Savoca rappresenta una delle tappe più affascinanti della Sicilia orientale, perfetta per chi è alla ricerca di autenticità, panorami mozzafiato e atmosfere d’altri tempi.
Il centro storico è ricco di chiese medievali e rinascimentali, palazzi nobiliari e resti di fortificazioni. Tra questi spiccano la Chiesa Madre di Santa Maria in Cielo Assunta, con elementi normanni e barocchi e i ruderi del Castello di Pentefur, da cui si gode un panorama eccezionale.
Il tempo qui ha un altro ritmo, ci si ferma a chiacchierare con gli abitanti, si scoprono botteghe artigiane, si degustano prodotti locali come i liquori agli agrumi e la granita al limone fatta in casa.
Visitare Savoca significa regalarsi un’esperienza immersiva, dove cultura, natura e identità siciliana si intrecciano in modo autentico.
2.Castelmola (ME)
Situato a circa 500 metri di altitudine, proprio sopra la più celebre Taormina, Castelmola è uno di quei borghi capaci di sorprendere anche il viaggiatore più esperto. Conosciuto come "il balcone panoramico della Sicilia", offre una vista a 360 gradi tra le più spettacolari dell’isola, da un lato l’Etna innevato, dall’altro l’azzurro del Mar Ionio, con la costa che si estende fino alla Calabria.
Il borgo conserva un’anima fortemente medievale, fatta di strade in pietra lavica, archi, scalinate e piazzette fiorite. Camminare tra i suoi vicoli è come fare un salto indietro nel tempo, in un contesto curato e autentico. Il cuore pulsante del paese è Piazza Sant’Antonio, una terrazza naturale decorata con un suggestivo mosaico in pietra bianca e lavica, da cui si gode una delle vedute più iconiche dell’intera Sicilia orientale.
Sopra il borgo si ergono i resti del Castello normanno, da cui Castelmola prende il nome. La salita al castello, seppur un po’ impegnativa, è altamente consigliata. Dalle sue rovine si abbraccia con lo sguardo l’intera valle sottostante, fino alla costa jonica e all’Etna. Un luogo ideale per scattare fotografie memorabili o semplicemente contemplare il paesaggio in silenzio.
Tra le curiosità più note del borgo c’è la presenza del celebre Bar Turrisi, un locale storico che ha fatto della goliardia e dell’arte popolare la propria cifra distintiva. Ogni dettaglio dell’arredamento celebra simboli legati alla fertilità e all’antica cultura mediterranea. Nonostante l’ironia evidente, l’ambiente resta accogliente e adatto a tutti, e rappresenta una tappa iconica per chi visita Castelmola.
Altro vanto del borgo è il suo vino alla mandorla, un liquore dal sapore dolce e aromatico che rappresenta l’eccellenza enogastronomica locale. Molti artigiani lo producono ancora secondo antiche ricette familiari, e in molti bar e negozi è possibile acquistarlo o degustarlo accompagnato da dolci tipici.
Castelmola è anche sede di eventi culturali e folkloristici durante tutto l’anno, tra cui feste religiose, concerti estivi e rievocazioni medievali, che animano le sue strade e coinvolgono tutta la comunità.
3.Randazzo (CT)
Conosciuta come la “città nera” per via della pietra lavica con cui sono costruiti molti dei suoi edifici, Randazzo è uno dei borghi più affascinanti e meno conosciuti della Sicilia orientale.
Situata a circa 765 metri sul livello del mare, tra i parchi naturali dell’Etna, dei Nebrodi e dell’Alcantara, questa cittadina è una vera perla incastonata nella roccia vulcanica, capace di raccontare secoli di storia, stratificazioni culturali e un rapporto intimo con la natura che la circonda.
Randazzo vanta una storia millenaria. Abitata fin dall’epoca bizantina, ha conosciuto dominazioni arabe, normanne, sveve, aragonesi e spagnole, tutte ben visibili nell’architettura e nella conformazione urbana. Durante il Medioevo fu una delle città più importanti dell'entroterra etneo e oggi conserva il centro storico medievale meglio preservato di tutta la Sicilia, un autentico museo a cielo aperto.
Tra le attrazioni più rilevanti spicca la Basilica di Santa Maria Assunta, un gioiello dell’architettura normanna e gotica, interamente costruita in pietra lavica. Notevole anche la Chiesa di San Nicolò, con la sua imponente torre campanaria, e la Chiesa di San Martino, custode di importanti opere d’arte sacra.
Randazzo è il punto di partenza perfetto per esplorare il versante nord dell’Etna, numerosi sentieri escursionistici si snodano nei dintorni, tra crateri spenti, colate laviche e boschi secolari. La zona è anche molto attiva dal punto di vista enogastronomico, grazie alla presenza di rinomate cantine vinicole che producono alcuni tra i migliori vini DOC dell’Etna.
Il borgo è anche collegato dalla storica Ferrovia Circumetnea, un’esperienza unica per chi vuole scoprire il paesaggio lavico in modo lento e panoramico, viaggiando su piccoli treni d’epoca che attraversano territori spettacolari.
4.Montalbano Elicona (ME)
Situato a circa 900 metri sul livello del mare, in posizione dominante tra i monti Nebrodi e il Mar Tirreno, Montalbano Elicona è uno dei borghi più belli e suggestivi di tutta la Sicilia. Non a caso è stato proclamato “Borgo dei borghi” nel 2015, un riconoscimento che ha fatto conoscere al grande pubblico un luogo che custodisce un fascino antico, fatto di castelli medievali, misteri preistorici e scorci da cartolina.
Il centro storico di Montalbano Elicona si sviluppa attorno al Castello Svevo-Aragonese, imponente struttura fortificata risalente all’epoca normanna, poi ampliata da Federico II di Svevia e successivamente dagli Aragonesi. Oggi, il castello è perfettamente restaurato e visitabile, con sale interne che ospitano mostre, reperti archeologici e ricostruzioni storiche. Dalle sue terrazze si gode una vista spettacolare sulle valli circostanti, sul mar Tirreno e persino sulle Isole Eolie nelle giornate più limpide.
Le chiese sono numerose e interessanti, tra cui spiccano la Basilica di Santa Maria Assunta, con il suo bel portale gotico, e la Chiesa dello Spirito Santo, nota per i suoi affreschi.
Montalbano Elicona è anche terra di misteri antichissimi. A pochi chilometri dal borgo si trova l’altopiano dell’Argimusco, noto come la “Stonehenge siciliana”. Qui enormi megaliti dalla forma antropomorfa e zoomorfa si ergono tra i pascoli, disposti secondo allineamenti astronomici che ancora oggi suscitano interrogativi e fascino.
5.Palazzolo Acreide (SR)
Palazzolo Acreide, nel cuore dei Monti Iblei e a pochi chilometri da Siracusa, è un borgo che affascina per la sua doppia anima, da un lato le maestose rovine dell’antica Akrai, fondata dai Greci nel 664 a.C., dall’altro il ricchissimo centro storico barocco, espressione di rinascita e bellezza dopo il terremoto del 1693.
Passeggiando per il centro, riconosciuto Patrimonio UNESCO, si ha subito la sensazione di trovarsi in una città d’arte a misura d’uomo. Le chiese barocche, eleganti e maestose, punteggiano il borgo con le loro facciate lavorate in pietra chiara e i loro interni riccamente decorati. Tra queste spiccano la Chiesa di San Paolo, con la sua scalinata scenografica e il portale barocco, e la Chiesa di San Sebastiano, simbolo della devozione cittadina, celebre anche per la festa patronale che ogni maggio richiama centinaia di fedeli e turisti.
Palazzolo Acreide custodisce uno dei più importanti siti archeologici della Sicilia, l’antica Akrai, situata su un’altura poco distante dal centro. Qui è possibile visitare un teatro greco perfettamente conservato, tombe rupestri, latomie e resti di templi, il tutto immerso in un paesaggio naturale di grande bellezza.
Il borgo è anche noto per la sua tradizione teatrale. Qui si tiene ogni anno il Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani, organizzato dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico. Un appuntamento che conferma il legame profondo di Palazzolo con la cultura greca e con il teatro.
6.Ferla (SR)
Immerso nel paesaggio aspro e poetico dei Monti Iblei, Ferla è uno di quei borghi capaci di sorprendere per la sua armonia, il suo silenzio carico di significato e il suo profondo legame con le radici culturali e religiose della Sicilia orientale. Inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia, Ferla è una tappa ideale per chi cerca un’esperienza autentica, lontana dai flussi turistici più battuti, ma ricca di storia, arte e suggestioni spirituali.
Il borgo si distingue per il suo impianto urbanistico ordinato e armonico, frutto della ricostruzione avvenuta dopo il terremoto del 1693 che colpì duramente tutta l’area del Val di Noto. Il centro storico è un piccolo scrigno barocco, punteggiato da chiese monumentali, palazzi in pietra dorata e vicoli curatissimi. Tra gli edifici religiosi più significativi, spiccano la Chiesa di San Sebastiano, con una facciata scenografica in stile tardo-barocco e un maestoso campanile, e la Chiesa di San Giacomo, patrono della città, dove si svolge ogni anno una delle feste religiose più sentite e partecipate dell’intera provincia.
Vicino Ferla si trova il sito di Pantalica, una delle più estese necropoli preistoriche d’Europa e Patrimonio UNESCO. L’ingresso principale alla Valle di Pantalica si trova proprio nei pressi del borgo, ed è facilmente raggiungibile per chi desidera abbinare alla visita culturale un’immersione nella natura incontaminata, tra canyon scavati dal fiume Anapo, grotte rupestri e sentieri panoramici.
7.Buccheri (SR)
Arroccato a oltre 800 metri di altitudine sui Monti Iblei, Buccheri è il borgo più alto della provincia di Siracusa e uno dei più affascinanti della Sicilia orientale. Inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia e premiato in più occasioni come uno dei comuni più virtuosi d’Italia, Buccheri è un luogo in cui il tempo rallenta, dove natura, storia e cultura si fondono in un equilibrio perfetto.
Il centro storico è un labirinto ordinato di viuzze lastricate, scorci panoramici e architetture religiose di grande pregio. Tra i luoghi simbolo, spiccano la Chiesa di Sant’Ambrogio, patrono del borgo, la Chiesa di Santa Maria Maddalena, in stile barocco, e la Chiesa di San Antonio, risalente all’età normanna. Poco fuori dal paese, si trovano le suggestive chiese rupestri bizantine, come quella di San Nicola e di San Pietro, testimonianze preziose del passaggio di monaci e comunità ascetiche fin dal Medioevo.
Buccheri è anche un piccolo paradiso per gli amanti della natura e delle escursioni. Immerso in un contesto ambientale straordinario, è punto di partenza ideale per esplorare boschi di leccio, castagni e noccioli, sorgenti naturali e sentieri panoramici, perfetti per il trekking, il cicloturismo o semplicemente per una passeggiata rigenerante. Il Monte Lauro, vulcano spento che domina la zona, offre viste spettacolari e un ecosistema unico.
Un capitolo a parte merita la gastronomia. Buccheri è noto in tutta la Sicilia per l’eccellenza dei suoi oli extravergini di oliva, che hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti nazionali e internazionali.
Buccheri è un esempio virtuoso di comunità resiliente e sostenibile, premiato più volte come comune “riciclone” e per le sue pratiche ecologiche, oggi è un modello per chi crede in un turismo lento, rispettoso dell’ambiente e delle tradizioni locali.
La Sicilia orientale custodisce, tra le sue valli, montagne e coste, borghi dal fascino straordinario, dove la storia si intreccia con il paesaggio e le tradizioni vivono ancora oggi in ogni pietra, in ogni profumo, in ogni sapore. Ciascuno di questi sette borghi rappresenta un tassello prezioso del mosaico siciliano.